Dal piazzale della stazione di Piazza Brembana scendete lungo Via Tasso, attraversate la S.P. 1, seguite la statale in direzione nord. Superato il fabbricato sulla sinistra inizia il sentiero 127A che vi condurrà sulla strada sterrata che costeggia il Brembo.                       Da qui girate a destra e al termine della strada seguite il sentiero che continua a destra, per poi attraversare il ponte blu (loc. Fucine) e portarvi sulla destra orografica del fiume Brembo. Al di là del ponte il sentiero risale con due ripidi tornantini fino ad incrociare (con numerosi segnavia) il sentiero che proviene da Stralenna (vedi itinerario 4). Il sentiero, inizialmente in falsopiano, sale con più decisione per circa 100 metri sopra il fondovalle e, dopo aver toccato il punto più alto, gira nella valle detta “Fosso dei Campelli” dove si trova un grande masso erratico sul quale è incisa una croce, segno del confine tra il territorio di Piazza Brembana e quello di Olmo al Brembo. Il sentiero da qui scende, con brevi tratti ripidi, verso la Valle Seccarola, dove ha inizio una pista agrosilvopastorale che conduce a Cugno di Sotto. Superato un ponte nei pressi di una segheria che si trova alla confluenza del torrente Stabina e del fiume Brembo di Mezzoldo, si giunge alle prime case di Cugno di Sotto. Proseguendo lungo la via Belotti per poi attraversare la SP6, proveniente dalla Valle Stabina, entrate nella parte antica del borgo dove è possibile visitare la Chiesetta di San Pietro.                                                  Procedete in falso piano verso nord (segnavia 1) lungo un sentiero che conduce, dopo aver attraversato il torrente Acqua Negra su un ponticello, alla via Portici, affacciata sulla riva destra del Brembo di Mezzoldo, centro del nucleo occidentale dell’abitato di Olmo al Brembo. Attraversata la SP8 (che proviene da Cusio e Averara), oltrepassate il ponte vecchio e dirimpetto trovate la partenza del sentiero 129A, per tornare a Piazza Brembana.                                                                                                                                           Il sentiero si presenta inizialmente come una mulattiera che si alza dietro le case sino al bivio sopra il centro sportivo comunale dove viene abbandonata sulla destra per seguire la traccia che sale veloce nel bosco. Trascurata la deviazione per la palestra d’arrampicata della Corna del Dente dalla quale ha inizio anche il sentiero 129 per il Roccolo di Calche, il tracciato prosegue pianeggiante per poi cingere i prati del soleggiato terrazzo di Frola.                                                                                                                                Si giunge così ad un canale (m 715) con una piccola croce confinaria. Con un lungo traverso, tra boschi misti a dominanza di carpino nero, orniello e pino silvestre, si superano le valli dei Campelli e dei Soseni per raggiungere la località Soseni bassi (m 840 circa), ove un rudere e un giovane bosco testimoniano attività e scenari agricoli da tempo scomparsi. Il sentiero prende ora a scendere e in breve giunge ad un bivio:                       tenendo la destra (segnavia CAI 129A) si perde velocemente quota, si superano una vallecola e si prende a sinistra un nuovo bivio. Passata una radura con belle vedute panoramiche, si continua a scendere superando prima la Via Mezzana e poi la Val S. Carlo, ove si incrocia il sentiero 123 che a  sinistra prosegue per il Roccolo di Calche.         Il  sentiero, che ora si sovrappone al tracciato del 123, ha ormai lasciato il posto a una bella mulattiera che cala tra le case di Piazza Brembana all’altezza della trecentesca Chiesa di S. Bernardo, dove passando sotto il portico si può percorrere un tratto della vecchia Via Priula e giunti all’incrocio con la Via Belotti si può tornare verso il centro dell’abitato.